La semifinale scudetto tra Olimpia Milano e Virtus Bologna si infiamma con un colpo esterno pesantissimo degli emiliani: la Virtus espugna l’Unipol Forum di Assago per 78-68 e si porta sul 2-1 nella serie, conquistando così il primo match point per volare in finale, dove ad attenderla c’è già Brescia. Una vittoria che vale doppio per la formazione di coach Dusko Ivanovic, arrivata senza due pedine fondamentali come Clyburn e Polonara, ma capace di imporsi con autorità grazie a una prestazione di grande solidità mentale e fisica.
La mossa iniziale del tecnico montenegrino è sorprendente: Taylor viene schierato in quintetto base nel ruolo di playmaker e ripaga subito la fiducia, guidando un primo quarto in cui la Virtus impone il proprio ritmo e chiude avanti 25-15. Milano cerca di rientrare affidandosi alle triple di Shields e Mirotic, ma il duo Cordinier-Shengelia si rivela incontenibile: entrambi chiudono con 19 punti, dominando in attacco e garantendo equilibrio nei momenti di massima pressione.
All’intervallo lungo Bologna è avanti di cinque (40-35), vantaggio che si amplia dopo una fase opaca di Milano all’inizio del terzo periodo, complice qualche errore di troppo di Mannion. I padroni di casa, però, rientrano con orgoglio e impattano sul 54-54 a dieci minuti dalla fine. In apertura di ultimo quarto l’Armani mette addirittura la testa avanti, ma è un’illusione: la Virtus piazza il break decisivo con un Cordinier ispirato, Hackett glaciale dalla lunetta e un Taylor sempre lucido. Decisivo anche l’impatto fisico di Akele e Diouf, quest’ultimo autore di 8 punti pesanti e tanto lavoro sporco sotto i tabelloni.
Per Milano non bastano i 21 punti di un combattivo Mirotic e i 14 di Shields: la squadra di Ettore Messina paga la serata negativa di Flaccadori, a secco, e di Brooks, che si ferma a quota 6. Troppo discontinua anche la regia, con un Mannion incerto e un Bolmaro poco incisivo.
Ora la Virtus ha l’occasione per chiudere i giochi già in gara-4, in programma sabato ancora ad Assago. In caso di vittoria, le V-nere tornerebbero in finale scudetto dopo un anno, pronte a sfidare Brescia per il tricolore. L’Armani, invece, è chiamata a una reazione immediata per evitare l’eliminazione e provare a forzare gara-5. Con questa vittoria, Bologna dimostra di avere nervi saldi, un gruppo coeso e un sistema che funziona anche in condizioni di emergenza.