Nel panorama delle
Bitcoin, si trova anch’essa al centro di un movimento ascensionale che sembra destinato a ingolosire non poco chi cerca nuovi sbocchi per i propri risparmi e non vuole tenerli praticamente immobilizzati e infruttuosi su un conto corrente.
Un ottimo 2017
Per Ripple è stato un
ottimo 2017. L’anno che si è appena concluso ha infatti visto la criptovaluta superare i livelli di resistenza a 1 e 2 dollari, arrivando a quota 2,44 dollari, per poi iniziare una fase di ripiegamento che l’ha comunque vista attestarsi a quota 1,2. Inoltre
la sua capitalizzazione ha superato quella di Ethereum, altra moneta virtuale in grande spolvero. Altro dato da prendere in considerazione, per avere un quadro ancora più esaustivo della situazione, è quello relativo al
tasso di crescita osservato nel corso dell’ultimo anno, che ha raggiunto un fantasmagorico +39.600%. Se infatti un anno fa erano necessari sei centesimi di dollaro per acquistare dieci Ripple, oggi una sola moneta vale 2,5 dollari. Per capire ancora meglio il percorso intrapreso dalla seconda moneta virtuale in termini di importanza e capitalizzazione, basterà ricordare come nello stesso arco temporale il Bitcoin sia salito “soltanto” del 1400%!
I motivi della crescita
A spingere in particolare Ripple nell’ultimo periodo del 2017, è stata la notizia che
un consorzio di banche asiatiche, soprattutto giapponesi, ha raggiunto l’accordo per dare inizio ad una sperimentazione per l’uso della criptovaluta in qualità di base per un nuovo sistema di carte di pagamento. Un annuncio che ha reso ancora più solida la posizione della start up di San Francisco, la quale già si avvaleva di una rapidità nelle transazioni sconosciuta alle rivali: a Ripple bastano infatti quattro secondi per la certificazione, contro i due minuti di Ethreum e l’ora di Bitcoin.
Un rialzo destinato a proseguire
Proprio per i motivi appena enunciati, la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori è concorde nel ritenere che
il trend di crescita di Ripple sia destinato a proseguire su livelli elevati anche nel 2018. E’ però complicato capire su quali reali livelli potrà attestarsi la moneta virtuale, proprio in considerazione della performance fatta registrare nel corso del 2017. Se infatti sembra impensabile un ritmo di crescita analogo anche nel 2018, proprio il fatto che il circuito bancario mostri un diffuso gradimento nei suoi confronti potrebbe essere il viatico ad un’annata di nuovo ricca di soddisfazioni, la quale potrebbe rendere ancora più solida la posizione del Ripple e aprirgli orizzonti ancora inesplorati, tali da spingerlo a minacciare le posizioni di Bitcoin.
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