Guadagnare con un blog di pronostici e scommesse
Se sei apionato di scommesse, hai creato un blog di pronostici e hai raggiunto un buon numero di visite, il o successivo da compiere è quello di trovare un modo per monetizzare il traffico e cercare di guadagnare qualcosa. Come saprai, Google Adsense non accetta siti inerenti il gioco d’azzardo e le scommesse, e anche se il tuo sito venisse approvato dal famoso programma di affiliazione di Google, cosa che è da escludere, il c (costo per clic) nel settore sportivo è comunque molto basso. Non tale quindi da remunerare in maniera adeguata gli sforzi compiuti. Fortunatamente, esistono anche delle alternative che possono fare al caso di chi non si accontenta.Affiliazioni per guadagnare con un sito di pronostici
Se si compie una rapida panoramica sul web, è abbastanza facile rendersi conto come stia sempre più prendendo piede una soluzione reputata a tutti gli effetti più aderente alle speranze chi chi vuole trarre un guadagno dal proprio sito. Tanto da spingere un numero consistente di persone ad affermare senza pensarci troppo che il miglior modo per guadagnare con un sito di pronostici siano le affiliazioni. Un convincimento che trae la sua forza dall’esistenza di un numero rilevante di bookmakers i quali sono in grado di offrire vantaggiosi programmi di affiliazione. Alcuni di questi usano il metodo della revenue share (RS), consistente nel riconoscimento di una percentuale sul volume di denaro giocato dal cliente che è stato portato dal sito, dirottando in pratica il proprio traffico. Altri invece pagano secondo i canoni della A (cost per action), ovvero riconoscono ai gestori dei siti affiliati una commissione fissa per ogni cliente che questi portano al bookmaker e in grado di soddisfare determinate condizioni (per esempio un deposito minimo e l’invio del documento d’identità). E, ancora, altri che prevedono una remunerazione fondata su piani ibridi, ovvero tali da prevedere aspetti sia dell’una che dell’altra modalità da noi ricordate.Tutti possono diventare marketer?
La domanda in questione esige una risposta rapida e secca: no, non tutti possono partecipare al marketing di affiliazione, almeno con fondate speranze di successo. Alcuni programmi di affiliazione sono infatti soliti richiedere un sito web ad alto traffico o in grado di esercitare una certa influenza nel settore presidiato, mentre altri aprono le porte a chiunque. È del tutto logico, però, che un sito a basso traffico difficilmente può conseguire risultati di rilievo. Il primo o per diventare marketer affiliati consiste quindi nella costruzione di un’adeguata platea per il proprio sito web. Per chi ne ha già uno di successo, il marketing di affiliazione può in effetti rappresentare una vera soluzione per riuscire a guadagnare facendo molte delle cose che già stava facendo. A dimostrarlo sono del resto le statistiche, a partire da quella secondo la quale nel 2021 l’industria dell’ marketing vale 17 miliardi di dollari. Un notevole o avanti rispetto al dato di cinque anni prima, quando il dato si attestava a quota 13 miliardi, soprattutto alla luce della pandemia di Covid, che ha colpito i consumi prosciugando in parte il bacino in cui pescano le aziende del settore. In base ai sondaggi effettuati risulta che il 31% degli affiliati indica nel marketing di affiliazione una delle loro tre principali fonti di entrate, mentre per il 9% è la maggiore. Rappresenta inoltre il canale di acquisizione clienti più importante per il 20% dei brand, con il 54% che lo classifica tra i primi tre. Il suo successo è quindi molto più pronunciato rispetto alla ricerca organica/a pagamento (16%) e agli annunci display (15%). Le ricerche di Google relative alla voce marketing sono più che raddoppiate nell’arco temporale compreso tra il 2015 e il 2021. Allo stesso tempo una delle voci più richieste relative al content marketing, sempre sul principale motore di ricerca è “Come creare contenuti per il marketing di affiliazione”. Segno evidente di una curiosità sempre più pronunciata da parte di chi è alla ricerca di soluzioni per la monetizzazione dei propri contenuti.Il Migliore Programma di Affiliazione: Imperial Deal
Le opportunità offerte dall’ Marketing sono del tutto evidenti, come dimostrato dalle statistiche. Soprattutto se raffrontate alle delusioni riservate dai tradizionali programmi di advertising sul web come Adsense. Per riuscire a sfruttarle appieno, però, occorre muoversi con il massimo di discernimento e riuscire a individuare il network il quale può rappresentare un approdo sicuro. Anche nel settore dell’ Marketing, infatti, la delusione è sempre appostata dietro l’angolo. Il o propedeutico per chi intende farlo e sfruttare sino in fondo l’opportunità che si presenta, non può che essere la scelta del network cui affiliarsi. In particolare occorre riuscire a evitare quelli che ripropongono pari pari le stesse dinamiche che hanno praticamente reso Adsense e altri programmi di advertising una vera e propria odissea, riservando gran parte delle entrate alla concessionaria. In un panorama così contrastato, è comunque possibile riuscire a individuare alcune soluzioni che sono in grado di stabilire rapporti equilibrati e redditizi per entrambe le parti. Come riesce a fare il network che ormai da tempo è riuscito a segnalarsi per l’efficacia del proprio operato, rappresentando una vera e propria boccata di aria fresca in un settore intristito da anni di attese destinate a restare inevase. Stiamo parlando di Imperial Deal, piattaforma la quale ha saputo farsi largo in una pletora di soggetti analoghi proprio per la grande trasparenza e professionalità che ne distingue l’operato.Quali sono punti di forza di Imperial Deal?
Chi opera nel settore delle scommesse, come noi, prima o poi viene a trovarsi nella necessità di individuare un interlocutore serio, con il quale allacciare rapporti tesi a trarre il massimo di profitto dal proprio lavoro. Lavorare con una piattaforma poco affidabile, infatti, non fa soltanto perdere tempo, quindi una risorsa estremamente preziosa nel mondo moderno, ma anche credibilità di fronte agli utenti. Un bene che è da considerare ancora più importante, all’atto pratico. In questa ricerca ci siamo infine imbattuti in Imperial Deal traendone infine una certezza, ovvero di essere giunti finalmente in porto. La piattaforma, infatti, si è ben presto rivelata in grado di corrispondere nel modo migliore alle nostre aspettative. A dimostrarlo il mix tra commissioni che sono le più alte sul mercato, presenza di una piattaforma estremamente intuitiva e facile da utilizzare, e puntualità nei pagamenti, che hanno luogo ogni 30 giorni, ove si riesca a conseguire una soglia minima estremamente bassa, pari a 50 euro. Una serie di peculiarità che dovrebbero rappresentare una sorta di minimo sindacale, ma che per altri network diventano una vera e propria chimera.- la possibilità di promuovere siti che riescono a dimostrarsi all’atto pratico non solo sicuri, ma anche poco inflazionati, riuscendo di conseguenza ad assicurare un tasso di conversione più elevato;
- i pagamenti settimanali che vengono accordati ai siti in grado di dimostrare la qualità in termini di contenuti e di utenza, una vera e propria rarità in un settore ove i pagamenti vengono di norma effettuati all’inizio del mese successivo nel caso si raggiunga una soglia che può anche rivelarsi abbastanza elevata;
- la disponibilità di un’assistenza continua e professionale, resa possibile da un personale altamente qualificato, con il quale si può comunicare utilizzando non solo i tradizionali strumenti come la posta elettronica o il telefono, ma anche Skype o Whatsapp. L’insorgenza di un problema non costituirà più un dramma e il continuo flusso di informazioni può trasformarsi in nuove opportunità tali da rendere sempre più proficuo il rapporto tra le controparti;
- la possibilità di utilizzare una piattaforma unica, facile da fruire e dalla quale diventa possibile la migliore gestione possibile di campagne e profitti.
L’iscrizione è completamente gratuita e non è necessario alcun requisito.