Il Milan è pronto a voltare pagina. Dopo sei stagioni, 262 presenze e 34 gol, l’avventura di Theo Hernandez in rossonero è giunta al capolinea. Il terzino se è vicinissimo all’Al-Hilal, che gli ha offerto un contratto faraonico da 18 milioni di euro netti a stagione. Per il cartellino, i sauditi verseranno 30 milioni nelle casse di via Aldo Rossi, una cifra considerata soddisfacente dal club, soprattutto dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi che parlavano di offerte inferiori ai 20 milioni.
Il Milan, soddisfatto per le tempistiche dell’operazione, può ora concentrarsi con decisione sulla ricerca di un sostituto. Tra i nomi caldi: Destiny Udogie, Andrea Cambiaso (che piace molto ad Allegri), Junior Firpo e Maxim De Cuyper. Il divorzio con Hernandez arriva dopo una stagione segnata da tensioni, con episodi disciplinari (come il rigore strappato a Pulisic a Firenze) e difficoltà a trovare un accordo sul rinnovo del contratto in scadenza nel 2026.
Ma in casa Milan non è tempo solo di addii: la nuova dirigenza targata Igli Tare e Massimiliano Allegri lavora anche su un colpo da sogno. Si tratta di Luka Modric, svincolato dopo 13 anni leggendari al Real Madrid. Il centrocampista croato, classe 1985, cerca un progetto tecnico che possa accompagnarlo fino al Mondiale 2026, ultimo grande obiettivo della sua carriera. E il Milan, squadra che il giocatore tifa sin da bambino, potrebbe rappresentare la destinazione perfetta.
Modric ha chiuso la stagione 2024-25 con 57 presenze, 4 reti e 9 assist. Numeri importanti, soprattutto considerando che ha superato i 39 anni. Nonostante la concorrenza e il fatto che il Milan non disputerà le coppe europee nella prossima stagione, l’idea di indossare la maglia rossonera potrebbe fare breccia nel cuore del fuoriclasse croato. La prospettiva di giocare in un campionato meno logorante e con meno impegni ravvicinati potrebbe anche favorire la sua gestione fisica in vista dell’impegno mondiale.
La suggestione è forte: Modric ha sempre dichiarato il suo amore per il Milan, club che seguiva da piccolo ispirandosi a Zvonimir Boban. Stavolta, a differenza del 2018 quando l’Inter tentò invano di portarlo in Serie A, è tutto nelle mani del giocatore. Non ci sono cartellini da pagare, solo una decisione da prendere col cuore. Il Milan valuta pro e contro, tra carisma ed esperienza da una parte e un’età avanzata dall’altra, ma il fascino di vedere uno dei più grandi registi dell’era moderna guidare il centrocampo rossonero è troppo forte per non provarci.