Il Portogallo è la prima finalista della Nations League 2024/25, al termine di una semifinale mozzafiato contro la Germania. A Stoccarda, la squadra di Roberto Martinez ribalta l’iniziale svantaggio con grande carattere e si impone 2-1 sui padroni di casa, regalando l’ennesima delusione agli uomini di Julian Nagelsmann dopo l’amaro Europeo.
La gara si era messa in discesa per la Germania, che aveva trovato il vantaggio al 48’ con Florian Wirtz, talento del Bayer Leverkusen e già nel mirino del Liverpool con una valutazione da 150 milioni. L’azione del gol nasce da un elegante scambio con Kimmich e si conclude con un colpo di testa preciso che beffa Diogo Costa, fino a quel momento decisivo con parate cruciali su Woltemade, Goretzka e lo stesso Wirtz.
Ma la reazione del Portogallo non si fa attendere. Al 60’, Martinez rivoluziona l’assetto tattico con tre sostituzioni fondamentali: dentro Semedo, Francisco Conceiçao e Vitinha. Proprio questi innesti cambiano l’inerzia della partita, con Vitinha che prende in mano le redini del centrocampo e Conceiçao che finalizza il pareggio al 63’ con un destro chirurgico dai 20 metri, imprendibile per ter Stegen.
ano solo cinque minuti e arriva la rete che vale la finale: Nuno Mendes semina il panico sulla sinistra, salta due uomini e serve un assist perfetto per Cristiano Ronaldo, che sigla il tap-in vincente al 68’. Per il fuoriclasse portoghese è il 137° gol con la maglia della nazionale, un traguardo che conferma la sua leggenda.
La Germania tenta una reazione con l’ingresso di Adeyemi, che sfiora il pari con un diagonale a lato, ma nel finale è ancora il Portogallo ad andare vicino al gol con Conceiçao, fermato da un intervento provvidenziale di ter Stegen.
Il match si chiude così sul 2-1 per i lusitani, che strappano il per la finale di domenica, dove affronteranno la vincente della sfida tra Spagna e Francia. Per la Germania, un’altra amara eliminazione davanti al proprio pubblico, che riapre interrogativi sul futuro del progetto Nagelsmann.
Il Portogallo, invece, si gode l’ennesimo exploit della sua generazione d’oro e può ora inseguire un altro trofeo internazionale, con un Cristiano Ronaldo ancora decisivo e un gruppo che ha saputo unire talento ed esperienza.