Dopo la vittoria di Elia Viviani a Nervesa della Battaglia, il
Giro d’Italia si avvia verso quella che è considerata la frazione più affascinante in assoluto dell’edizione 101 della corsa rosa. La 14ª tappa, infatti, partirà da San Vito al Tagliamento e si concluderà sul Monte Zoncolan, ove i corridori si troveranno ad affrontare anche pendenze del 22%. Una tappa quindi che promette spettacolo e che potrebbe senz’altro risultare decisiva nell’economia della corsa.
Il percorso
La partenza della 14ª tappa del Giro d’Italia 2018 è prevista a
San Vito al Tagliamento, un centro dell’hinterland di Pordenone, con l’arrivo fissato in cima al
Monte Zoncolan, al termine di 186 km. Nel corso dei quali la carovana affronterà la scalata di cinque GPM: Monte di Ragogna (43° km), Avaglio (106° km), o Duron (142° km), Sella Valicalda (166° km) e lo Zoncolan, il più duro in assoluto. La salita del
Monte di Ragogna (GPM di terza categoria) si snoda per 3 chilometri, con pendenze che oscilleranno tra il 9 e l’11%, ma con alcune punte sino al 16. La seconda asperità condurrà al GPM di terza categoria di
Avaglia, al termine di 4,5 km su pendenze comprese tra il 5 e 13%, cui seguiranno quelle proposte dal terzo GPM (seconda categoria), il
o Duron. In questo caso i chilometri sono 4,4 e la pendenza è sempre intorno al 10%, con il tratto più impegnativo posto all’inizio, ove la pendenza massima arriva al 18%. La quarta ascesa, l’ultima prima dello Zoncolan, è il GPM di terza categoria di
Sella Valcalda, altri 7,6 km che iniziano in maniera abbastanza dolce, con pendenze massime del 3%, che però vanno poi a raddoppiare di intensità. Da qui, mancheranno una decina di chilometri prima dell’incubo di giornata, l’ormai mitico Zoncolan.
I favoriti
Il tracciato della tappa non sembra dare alternative: a vincere sarà sicuramente uno scalatore in giornata di grazia. Un elenco che non può non partire dalla maglia rosa
Yates, a completo agio nelle ascese proposte sin qui dal Giro. C’è però grande curiosità intorno ad un
Froome sinora in tono minore, anche perché se sarà confermata la sua scarsa forma, l’inglese potrebbe ritrovarsi in pratica estromesso dalla lotta per la vittoria finale. Anche
Dumoulin è molto atteso, considerato che sinora pur correndo abbastanza coperto è riuscito a tenere il o di Yates, o quasi. Altri scalatori attesi allo squillo di tromba sono poi
Domenico Pozzovivo e
Fabio Aru. In particolare il secondo deve dire la verità sulle sue effettive condizioni. Infine
Pinot, alfiere del ciclismo se, che non nasconde le sue ambizioni.
Il pronostico della 14ª tappa
La quattordicesima tappa si presenta alla stregua di un vero e proprio redde rationem. Ormai è finito il tempo dell’attesa e chi vuole vincere il Giro d’Italia 2018 non può più nascondersi.
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Le quote del Giro d’Italia
SNAI, oltre alle consuete quote per il vincitore di tappa, offre un ricco paniere di scommesse in Antepost. Tra le quali oggi segnaliamo quella relativa a
Fabio Aru piazzato tra i primi 5 della classifica finale. Il 3,25 che saluterebbe l’evento sembra abbastanza appetibile, alla luce di quanto fatto vedere negli anni ati dal grimpeur sardo.